La cooperazione sociale, da sempre impegnata nei servizi 0-6, con numeri rilevanti in tutto il territorio italiano, esprime con forza la necessità che tali servizi riaprano a tempo pieno, dopo la pausa estiva, per consentire sia ai bambini e alle bambine che ai loro genitori una riappropriazione dei rispettivi spazi di vita.
La riapertura di tali servizi è fondamentale per gli stessi bambini e bambine che hanno la necessità di relazionarsi tra coetanei e di proseguire i percorsi educativi, o di essere assistiti nei casi di difficoltà specifiche, e per gli stessi genitori che devono poter tutelare il proprio lavoro, qualora venga chiesto un impegno in presenza così come in caso di lavoro agile non essere costretti a svolgere contemporaneamente funzioni a volte inconciliabili.
I soggetti gestori, ed i lavoratori che sono impegnati nell’erogazione dei servizi, hanno proprio per tali ragioni un ruolo importante perché consentono di “liberare energie” che sono vitali per tutti, per i bambini, le bambine e per la garanzia dell’esigibilità del loro diritto all’educazione, per le famiglie, per il supporto all’occupazione femminile e quindi per il sistema paese.
Pertanto, il sostegno alla riapertura di tali servizi non può che essere visto come un vero e proprio investimento che ha effetti moltiplicativi, dal punto di vista sociale ed economico, in tutto il territorio nazionale.
Tale ripresa, ovviamente garantita con il massimo della sicurezza possibile, deve essere accompagnata in tal senso, da uno sforzo rilevante che le istituzioni sono chiamate a sostenere affinché i servizi siano accessibili, anche in termini di costo, a tutta la platea di famiglie e siano compatibili con una sana e corretta gestione ed un corretto inquadramento dei lavoratori secondo i CCNL collettivi.
Come rappresentanza datoriale, vogliamo anche ribadire che siamo molto attenti alla sicurezza in tutte le attività della cooperazione sociale, come peraltro dimostra il recente Avviso Comune e le allegate Linee Guida per la sicurezza e ripartenza dei servizi, recentemente siglati con le parti sindacali firmatarie del CCNL cooperazione sociale.
Relativamente allo specifico dei servizi rivolti all’infanzia indicati all’art. 2 del Decreto 65 (Nidi 0-3, scuole dell’infanzia, ecc) siamo ad esprimere alcune specifiche preoccupazioni in previsione della ripartenza delle attività a settembre.
Riteniamo urgente definire e condividere linee guida per la riapertura dei servizi 0-3 e della scuola dell’infanzia per permettere la riapertura a partire dal 1 settembre.
Dopo aver sollecitato e poi recepito l’adozione di linee guida per la riapertura delle attività educative estive l’esperienza realizzata in questi ultimi mesi ci consegna alcune riflessioni che riteniamo possano essere utili alla ripartenza per cui le linee guida a nostro parere dovrebbe prevedere:
1) IL MANTENIMENTO DELLE MISURE DI SICUREZZA
- delle procedure di accoglienza-triage,
- dell’utilizzo delle mascherine e dei Dispositivi di Protezione Individuale,
- delle costanti sanificazioni e attenzioni nell’utilizzo dei materiali così come indicato nell’allegato 8 del dpcm dell’11 giugno 2020,
- la possibilità di realizzare tamponi e/o test sierologici agli operatori, in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, nella consapevolezza che nel periodo dei servizi estivi il virus in Italia ha continuato a colpire,
- Chiare linee guida di comportamento in presenza di casi Covid e anche sulla riammissione dei bambini in caso di malattie non covid in collaborazione con la Pediatria di Comunità,
- L’ adozione di misure-indicazioni che permettano una chiara TRACCIABILITA’,
- L’adozione di misure per limitare la presenza “fisica” dei genitori dentro i servizi, pur prevedendo strategie per consentire l’ambientamento e il ri-ambientamento dei bambini con la presenza del genitore.
2) RAPPORTI NUMERICI
La possibilità di mantenere i parametri organizzativi (rapporti numerici adulto bambino) e strutturali (metri quadri a bambino) così come previsti nelle differenze direttive regionali prima dell’insorgenza del Covid. In alternativa, qualora i parametri dovessero obbligatoriamente cambiare, è necessario fare una riflessione molto precisa sull’entità del sostegno per garantire la sostenibilità economica dei servizi, in modo che i costi siano accessibili per le famiglie e non incrementino disuguaglianze nell’esercizio del diritto all’educazione di bambine e bambini.
La necessità di operare sui processi organizzativi interni, considerando, ad esempio, “LA SEZIONE COME BOLLA” per favorire il tracciamento in attesa del termine dell’emergenza.
3) SERVIZI INTEGRATIVI PRE-POST – SOSTEGNO AI BAMBINI CON DISABILITA’
I servizi integrativi ai nidi e alle scuole dell’infanzia, in particolare il pre e post orario sono di fondamentale importanza per molte famiglie ed è necessario prevedere che il personale assunto per questi servizi possa completare una parte del proprio orario o con l’integrazione scolastica ( ove previsto da appalto) o con le sostituzioni nei servizi. Occorre infine considerare che vi sono altri gruppi/sezioni che possono essere tracciati con il registro presenze quotidiano e che, con specifiche linee guida di funzionamento, nel rispetto della tracciabilità, si possa prevedere la possibilità da parte degli educatori di partecipare ad altre attività come le sostituzioni. Naturalmente con la debita informazione e condivisione con le famiglie.
4) SOSTENIBILITA’ DEL SISTEMA
Come gestori del sistema integrato collaboriamo da sempre con i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni per realizzare i servizi educativi e in questi mesi abbiamo verificato che quando la co-progettazione funziona tutti i cittadini ne beneficiano. Abbiamo riscontrato un appesantimento burocratico e organizzativo sostenendo importanti costi aggiuntivi (che aumentano e aumenteranno) anche per ottemperare alle indicazioni che garantiscono la sicurezza (l’aumento di sanificazioni, il triage, i dpi, …). E’
QUINDI NECESSARIO INSERIRE ALL’INTERNO DEL SISTEMA RISORSE ECONOMICHE AGGIUNTIVE PER GARANTIRE LA SICUREZZA E SOSTENERE GLI ENTI LOCALI E LE COOPERATIVE SOCIALI (senza sacrificare ulteriormente le famiglie) FORNENDO PUNTI DI RIFERIMENTO e percorsi CERTI NELLE NECESSARIE RICONTRATTAZIONI a livello territoriale.
A questo proposito forniamo sin d’ora alcuni parametri di riferimento a fronte delle attuali certezze:
- costi relativi ai DPI e alle sanificazione e triage sono pari ad un + 5% del costo del lavoro,
- eventuali prestazioni aggiuntive vanno quantificate sulla base delle tariffe orarie del tabellare ministeriale relativo alla terza trance contrattuale.
5) PATTO DI CORRESPONSABILITA’ GESTORI-FAMIGLIE
In ultimo, ma di particolare rilevanza, è necessario mantenere e rafforzare il patto di corresponsabilità con le famiglie attraverso la corretta comunicazione delle modalità organizzative e degli strumenti di prevenzione adottati, condivisi in sede territoriale, tenendo presente che comunque una percentuale di rischio ed ognuno lo deve assumere pur nel pieno rispetto delle regole.
Come cooperazione sociale siamo quindi disponibili a svolgere la nostra parte e PRONTI A RIAPRIRE IL
SERVIZI DAL 1 SETTEMBRE 2020 QUALORA FOSSERO EMANATE LE LINEE GUIDA ENTRO IL 31 LUGLIO.
Abbiamo verificato in questo periodo che le famiglie nonostante il Covid hanno re-iscritto i bambini ai servizi ritenendoli un bene comune importante.
Auspichiamo che questo apprezzamento venga manifestato con atti concreti anche dal Governo e dalle Amministrazioni Regionali e Locali che ne devono dare concreta attuazione.
Roma 27 luglio 2020