COMUNICATO: DL AIUTI, FORUM TERZO SETTORE: NO A RISTORI PER ATTIVITA’ SOCIO-ASSISTENZIALI NON PROFIT E’ SEGNALE NEGATIVO

Roma, 13 set – “Nessun ristoro contro il caro-energia per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura degli anziani e delle persone con disabilità. Il Dl Aiuti bis è stato approvato al Senato senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti di Terzo settore: un segnale molto negativo, sembrerebbe che l’importanza di attività volte all’inclusione sociale e al contrasto delle disuguaglianze sia riconosciuta più a parole che con i fatti”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. 
 
“Al pari delle imprese profit, anche le realtà non profit subiscono pesantemente le conseguenze della crisi energetica ma, diversamente dalle prime, non possono ‘scaricare’ l’aumento dei costi sui clienti. In assenza di aiuti dallo Stato, dunque, le alternative per chi porta avanti un modello economico non incentrato sul profitto ma sulla cura della persona e sulla tutela del bene comune, sono solo due: riuscire a farcela con le proprie forze sfidando le condizioni sfavorevoli del momento storico oppure chiudere i battenti. Ci aspettiamo vivamente che si ripari al più presto a questa grave mancanza: dimenticare il Terzo settore significa lasciare ai margini della società proprio chi è più in condizione di svantaggio e sofferenza” conclude Pallucchi.

Il FTS della Lombardia si associa all’amarezza e alla preoccupazione espresse dalla portavoce del FTS Nazionale Vanessa Pallucchi alla notizia che il DL “Aiuti bis” è stato approvato al Senato senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti di Terzo settore.

Stiamo assistendo, sul territorio nazionale e regionale, ad un impoverimento del sistema dei servizi di cura, di assistenza ed educativi proprio nel momento in cui si sta disegnando da un lato un nuovo modello di intervento più prossimo ai bisogni delle persone, dall’altro e contemporaneamente, stiamo constatando un aggravarsi della situazione di impoverimento di molte famiglie e cittadini.

Le realtà aderenti a FTS lombardo rappresentano enti di varia natura giuridica e dimensione, accomunate però dalla finalità non lucrativa e da una particolare vocazione ed attenzione alle componenti più fragili e in difficoltà delle nostre comunità.

Caro bollette, incremento dell’inflazione, rincari dai fornitori, rette bloccate, profili professionali che non si trovano sono problemi che si sono abbattuti sulle nostre associate che gestiscono una pluralità di servizi in ambito sociosanitario e socio assistenziale e che si sommano alle sfide e alle difficoltà che abbiamo e stiamo affrontando a seguito dell’emergenza sanitaria, dagli aumentati costi per dispositivi di protezione individuale, alle sanificazioni, alla riorganizzazione degli spazi e dei servizi, alla sicurezza.

Tutto questo rischia oggettivamente di mettere a repentaglio servizi e prestazioni.

Ben sappiamo che il tema del costo dell’energia non riguarda solo noi, ma è vero anche il contrario, ossia che gli aumenti del costo dell’energia non riguardano solo le imprese di produzione.

E’ indispensabile che anche le realtà, come quelle da noi rappresentate, che si occupano di “produrre benessere e cura” abbiano la giusta attenzione nel poter godere di ristori che possano, almeno in parte, mitigare gli effetti devastanti dei maggiori costi.

Noi dobbiamo e vogliamo continuare a garantire i servizi e la qualità degli stessi, ma serve da parte del Parlamento e del Governo, così come da parte di Regione Lombardia, un’attenzione e una consapevolezza che si traduca in un sostegno economico a tutto il settore dei servizi socioassitenziali e sociosanitari.

cs 13 settembre DL Aiuti bis.pdf

Sostegno che contempli forme di ristoro, adeguamento rette e tariffe, e, in prospettiva contributi e sostegni per interventi in tema di efficientamento energetico