Luigi Bandera, in occasione di un convegno organizzato dalla Provincia di Milano, illustra come Expo 2015 possa rappresentare una importante occasione di coniugare il “mondo” del turismo, e quindi dell’ospitalità, con il sociale, la sostenibilità e la solidarietà.
Pubblichiamo lo stralcio dell'intervento di Luigi Bandera, coordinatore regionale di FiTus, membro del Forum Terzo Settore Lombardia, al convegno Abitare l'Expo, promosso romossa da ANACI, Associazione Nazionale Amministratori di Condominio e Immobiliari in collaborazione con Provincia di Milano e Forum Terzo Settore Lombardia.
(…) Se non ci fosse questo straordinario appuntamento dell'Expo mondiale del 2015, difficilmente avremmo avuto l'opportunità di dialogare con voi su questi temi o di confrontare le nostre idee. E' in una manifestazione di così grande portata che possiamo far emergere con grande rilievo il valore positivo di far di mettere in contatto e far relazionare mondi diversi e distanti tra loro e di favorire le conoscenze reciproche, indispensabili per la costruzione di possibili sinergie e collaborazioni future: collaborazioni da costruire naturalmente su premesse comuni condivise. L'incontro di oggi lo possiamo definire come un paradigma del viaggio e del viaggiare, laddove il viaggiatore parte alla scoperta del "mondo", di qualcosa di diverso, attratto dal desiderio di conoscere modi di vivere, culture, ambienti diversi, incontrare persone, creare relazioni sociali ed economiche. Ecco quindi l'opportunità dell'Expo per poter coniugare in modo positivo il "mondo" del turismo, e quindi dell'ospitalità, con il sociale, la sostenibilità e la solidarietà che sono " motori ed anime" del vivere civile. La buona riuscita di un viaggio e la sua rendicontazione noi le valutiamo, non solo con i parametri economici, importanti e necessari, o dalla soddisfazione del cliente, (customer satisfaction), ma soprattutto per la sua capacità di creare delle relazioni sociali ed economiche durature con il territorio, in altre parole con la capacità di accogliere e di farsi accogliere. Quindi nel momento che i proprietari di appartamenti desiderano affrontare queste tematiche devono essere consapevoli che si muovono in questa cornice culturale, e che quindi si devono confrontare non solo con problematiche economiche, ma soprattutto con quelle di carattere sociale.
Un fondamentale punto di riferimento per questo approccio dovrebbe essere Il Codice Mondiale di Etica del Turismo dell'OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite).
Secondo le previsioni, nei prossimi venti anni il volume del turismo internazionale aumenterà di quasi tre volte, e pertanto i membri dell'Organizzazione Mondiale del Turismo ritengono che il Codice Mondiale di Etica del Turismo sia necessario per cercare di ridurre al minimo gli effetti negativi del turismo sull'ambiente e sul patrimonio culturale e, allo stesso tempo, trarre il massimo vantaggio dai suoi benefici per gli abitanti delle destinazioni turistiche. (…) Tra i 9 articoli vorrei qui sottoporre all'attenzione l'articolo 7, dove parla di "Diritto al Turismo" che è anche l'oggetto principale di molte delle nostre associazioni del Turismo Sociale e del Forum del Terzo Settore. Questo articolo al quarto capoverso recita: "Il turismo delle famiglie, dei giovani e degli studenti, delle persone anziane e dei disabili sarà incoraggiato e facilitato." Anche l'articolo 2 Il turismo quale mezzo di soddisfazione individuale e collettiva al secondo capoverso quando dice : Le attività turistiche dovranno rispettare l'uguaglianza degli uomini e delle donne; dovranno promuovere i diritti umani e, soprattutto, i diritti particolari dei gruppi più vulnerabili, specialmente dei bambini, delle persone anziane o portatrici di handicap, delle minoranze etniche e delle popolazioni autoctone.
Ecco, se lo spirito di questa apertura dei contratti di locazione per la permanenza di breve durata durante l'expo risponde in positivo a questo diritto, penso che potremmo certamente collaborare e proseguire nel creare sinergie positive da qui al 2015.
La realizzazione di un Turismo Per Tutti, con Tutti e di Tutti. Ovvero nel passare "dallo sviluppo del turismo al turismo dello sviluppo". (Come ha scritto Flavio Sangalli alcuni anni fa nel suo saggio i nuovi paradigmi del turismo sociale).
Un Expo per tutti quindi, nessuno escluso.
Perché qualsiasi attività, e quella turistica non fa differenza, se è accessibile anche a chi non ha più difficoltà allora è accessibile a tutti. Preoccuparsi dell'accesso delle persone più fragili o a maggiore rischio di esclusione è il modo per assicurarsi che tutti abbiano l'effettiva possibilità di fruire delle opportunità per il "pieno sviluppo della persona umana", come recita l'ultimo comma dell'articolo 3 della Costituzione Italiana. In questo quadro ricordiamo che la Regione Lombardia all'interno del Piano d'Azione Regionale per le politiche in favore delle persone con disabilità dà ampio risalto a ciò che intende fare per Expo 2015, affinché la manifestazione Expo possa essere un modello di accessibilità e fruibilità in modo che, sia le manifestazioni espositive che gli interventi strutturali e infrastrutturali, siano progettati e pronti ad accogliere le persone con esigenze particolari e loro accompagnatori. Identifica le creazione di un disability manager che promuove la qualità dell'accoglienza prevedendo tra l'altro un servizio coordinato di informazione ed accoglienza degli espositori e visitatori con disabilità, attività di formazione specifica dedicata a tutte le categorie professionali interessate all'evento.
Ma come tradurre in modo concreto questi principi, e linee guida che le istituzioni ci propongono e vogliono favorire sollecitate anche dalle associazione del Terzo Settore?
(…)