Una storia che continua
In quattordici anni di vita il Forum ha realizzato una molteplicità di iniziative, ha promosso,
internamente al terzo settore e verso l’esterno, discussioni e approfondimenti sempre tenendo presente la necessità di partire dai dati di realtà, da un’analisi attenta, competente e condivisa del contesto. Ha assunto il valore dell’autorganizzazione dei cittadini, nel pluralismo delle sue forme e dei suoi riferimenti culturali e politici come un valore imprescindibile e costitutivo del terzo settore. Ha assunto come proprio specifico compito l’applicazione effettiva del principio di sussidiarietà orizzontale e quindi il dovere dello Stato in tutte le sue articolazioni di favorire concretamente l’autonoma iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale. Ciò in coerenza con l’interpretazione che diamo del welfare: la connessione fra i diritti affermati nei Documenti Fondamentali della Repubblica e il loro esercizio. Con ciò la promozione della cultura, del benessere, la tutela ambientale e del patrimonio artistico e storico, le relazioni fra i popoli, la costruzione di risposte ai bisogni della persona e delle comunità non sono solo un esercizio di democrazia ma soprattutto un’occasione per aggiornare le forme della partecipazione democratica, un’opportunità per tutti e tutti di curare i beni comuni lavorando per il bene comune.
Nel maggio 1996, 28 organizzazioni di terzo settore di livello regionale danno vita a una
comune sede di discussione, elaborazione e iniziative: nasce, a livello ancora informale il
Forum regionale lombardo del terzo settore. Queste organizzazioni sottoscrivono una carta
d’intenti e delegano ad un gruppo il coordinamento delle attività; il gruppo è costituito da
Arci, Acli, ALCST-LegaCoop, Confcooperative, Legambiente, Movi, Osservatorio Farmaci e
Salute, Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, UISP, WWF.
Fin dalle prime iniziative comuni, i principali compiti che il Forum si assume possono essere
riassunti come segue:
– essere veicolo e volano per la diffusione delle informazioni;
– promuovere la discussione e l’elaborazione di posizioni comuni;
– essere soggetto di raccordo tra il Forum Nazionale e le organizzazioni regionali
aderenti;
– costruire relazioni stabili e trasparenti con le istituzioni e con i soggetti di mercato.
In data 24 marzo 1998 si costituisce formalmente il Forum regionale lombardo del terzo
Settore, le organizzazioni fondatrici sono: ACLI, AGESCI, AIBI, AIDO, ALCST -LEGACOOP, ANFFAS,
ANTEA, ANPAS, ARCI, ARCI RAGAZZI, ASS. LA NOSTRA FAMIGLIA, ASS. REGIONALE LOMBARDA CIRCOLI
COOPERATIVI, AUSER, AVIS REG., AVOPAL/ACLI, CARITAS AMBROSIANA, CNGEI, CONFCOOPERATIVE
FEDERSOLIDARIETÀ, CSI, FEDERAZIONE COMPAGNIA DELLE OPERE NONPROFIT, FONDAZIONE BANCO
ALIMENTARE, LEGAMBIENTE, MAG2 FINANCE, MOVI, S.N.M.S. CESARE POZZO, UISP, WWF,
Aderiscono dopo poco: AICS, ANT, CENTRO TURISTICO STUDENTESCO, ENDAS, FITEL, MANI TESE ’76,
CENTRO NAZIONALE DEL VOLONTARIATO DI LUCCA (SEZIONE DELLA LOMBARDIA)
Le iniziative nel primo periodo di vita del Forum sono state varie, tra le più rilevanti
ricordiamo:
– dal 1994 le organizzazioni che daranno vita al Forum lavoravano alla elaborazione
della legge per l’Associazionismo (“Riconoscimento, promozione e sviluppo dell’Associazionismo” attuale legge regionale 28 del 1996) come passaggio intermedio
per arrivare a un riordino legislativo a livello regionale finalizzato alla costruzione
di un contesto in grado di accogliere coerentemente le leggi esistenti in Lombardia
che riguardano i diversi soggetti di terzo settore. Limitatamente al percorso della
proposta di legge sull’Associazionismo, dopo un confronto con Regione Lombardia
a tratti anche serrato si arriva a una prima approvazione nel luglio del 1995, per un
vizio di forma il testo viene respinto dal Commissario di Governo e quindi, con un testo
sostanzialmente uguale viene approvata nel ’96 dalla Regione la legge 28 “Promozione
riconoscimento e sviluppo dell’Associazionismo”.
Nel solco di questo primo impegno il Forum è ancora oggi coinvolto in un continuo
confronto con la Regione per il riordino e la precisazione delle normative regionali
riguardanti i soggetti di terzo settore in Lombardia.
Nel giugno ’96, in collaborazione con il Forum permanente e le associazioni nazionali,
le organizzazioni di terzo settore lombardo cominciano un impegno che proseguirà
nel corso degli anni rispetto alla situazione del Mezzogiorno d’Italia. Nell’ottobre
del 1996 un convegno a Napoli sul tema: “lavoro nel Mezzogiorno” e la successiva
manifestazione fissano una tappa importante del comune impegno delle organizzazioni
no profit italiane per lo sviluppo del meridione.
Nel novembre del 1996 viene presentata a Milano la ricerca dal titolo “Lavori scelti,
come creare occupazione nel terzo settore” realizzata da Lunaria in collaborazione
con il Forum Permanete del Terzo Settore. Anche questa iniziativa fa parte dello
sforzo delle organizzazioni lombarde rispetto al ruolo del no profit per la lotta alla
disoccupazione e la promozione di meccanismi di inclusione sociale.
– Indirettamente dal 1996 al 1998 e, attraverso il suo atto di costituzione e il suo
patto associativo in seguito, il Forum regionale lombardo del terzo settore si iscrive
(per conto delle realtà aderenti) al CeRGAS: con ciò gli aderenti hanno la possibilità
di venire a conoscenza e di partecipare gratuitamente ai seminari e ai momenti
informativi e formativi che questa struttura dell’Università Bocconi di Milano offre
delle organizzazioni nonprofit.
– Nel 1997 il Forum costituisce una task force di operatori con la finalità di avviare
nelle Province della Lombardia le associazioni di associazioni in grado di chiedere la
costituzione (candidandosi alla gestione) dei centri servizio previsti dalla legge 266/
91. Questa struttura di promozione e supporto promuove la costituzione di nove
associazioni di associazioni provinciali e interprovinciali e favorisce la definizione di
altrettanti progetti che (successivamente approvati) portano alla costituzione della
rete dei Centri Servizio per il Volontariato della Lombardia.
– Periodicamente (anche se concentrate prevalentemente nel mese di settembre) il
Forum diffonde l’informazione e supporta con attività informative e di messa in
comunicazione iniziative come “Puliamo il mondo” e la “Marcia per la pace Perugia
Assisi”. Nel maggio del 1999, in occasione dell’edizione straordinaria della Marcia per
la Pace, si ha il concreto contributo delle Province di Cremona, Lecco, Lodi e Milano che
permette ai volontari e ai cittadini lombardi di partecipare alla Marcia raggiungendo e
tornando da Perugia con un treno straordinario.
– Nel 1998 il Forum, cogliendo gli elementi innovativi del metodo introdotto dalla
legge 285/97 (“promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”),
soprattutto per quanto riguarda il rapporto fra terzo settore e Istituzioni, organizza
un gruppo regionale di lavoro con lo scopo di attivare pratiche di programmazione,
monitoraggio e valutazione nell’applicazione della legge medesima; si costituiscono
tavoli di lavoro con i Comuni e le Province lombarde che portano alla stesura di
un comune protocollo di intesa. Un prodotto di questo lavoro è il CD-ROM e il sito
WEB sull’applicazione della legge 285 nella Provincia di Milano (realizzati grazie al
contributo della Provincia di Milano)
Il continuo confronto all’interno e i contributi che il Forum offre a sedi esterne porta
(nel 1998) a fissare l’attenzione di diversi attori sociali sulla definizione di modelli
contrattuali tra terzo settore e Istituzioni e nella sperimentazione di nuovi assetti
organizzativi. Le Organizzazioni Sindacali e le Pubbliche Amministrazioni vengono
così sollecitate a una riflessione più attenta e ad attivare strumenti per trovare modelli
adeguati.
– Nel 1999 si conclude un percorso durato tre anni e nasce la Banca Popolare Etica.
Molte organizzazioni aderenti al Forum hanno dato un fondamentale contributo per
conseguire questo risultato: organizzandosi come Forum trovano una più efficace
e nuova forma di promozione di questo importante strumento per il mondo del no
profit. Si apre lo sportello di Banca Etica a Milano; nell’inverno del 1998 il Forum,
in collaborazione con Banca Etica organizza un convegno sul tema della ” finanza
etica” (presentando in quella sede esperienze europee e internazionali). Con questo
passaggio si rinsalda il rapporto fra Banca Etica e le organizzazioni di terzo settore
lombarde che l’hanno promossa
– Nel 1998, viene ospitata una delegazione ufficiale ungherese di enti no profit e di
Istituzioni che in quel Paese si occupano del terzo settore: comincia così l’impegno
del Forum per costruire, in collaborazione con Regione Lombardia, una politica e
interventi di sviluppo del terzo settore in Europa. La partecipazione di una delegazione
Ufficiale del Forum regionale lombardo del terzo settore alla Conferenza Sociale dei
Quattro motori per l’Europa (Barcellona, luglio 1999) e la richiesta di collaborazione
della regione per l’organizzazione della conferenza successiva (Milano febbraio 2000)
sono ulteriori tappe di questo nuovo fronte di attività.
– A settembre 2000 viene pubblicato il Glossario del terzo settore curato dal Forum,
traduce in cinque lingue (catalano, francese, inglese, spagnolo -castigliano- e tedesco) i
principali concetti utilizzati per riferirsi a o discutere del terzo settore.
Nel solco dell’attività per il riordino legislativo sopra descritta inizia nella primavera
del 1999 l’impegno del Forum per una migliore definizione della delibera attraverso
la quale si regolano le procedure per l’iscrizione al Registro Generale Regionale del
Volontariato e dell’Associazionismo.
Nel corso del 2003 il Forum del Terzo Settore – Lombardia ha gestito un serrato confronto
con la Regione innanzitutto sui criteri di istituzione del Tavolo permanente del terzo settore e quindi sui suoi compiti, funzioni e modalità di composizione. Nel merito il confronto ha trovato il suo principale oggetto di discussione nella riorganizzazione del sistema di servizi sociali in Lombardia e quindi nell’implementazione della legge quadro 328 del 2000; in particolare il confronto fra Regione e Forum si è fermato sul nodo delle sedi cui affidare il governo di tale opera di riorganizzazione, degli Enti-Pubblici e privati- cui affidare permanentemente ed effettivamente sia l’azione di programmazione, sia le collegate azioni di monitoraggio e valutazione.
Il Forum ha quindi scelto di coinvolgere più direttamente, fin dalla fase di elaborazione
delle proposte e dei modelli da accreditare un più ampio ventaglio di interlocutori, e più in
generale di calare nel territorio il dibattito e lì trovare la sede della discussione sul modello a cui lavorare per la costruzione di un più efficace sistema di pubblica utilità per la persona e le Comunità. Ciò ha portato:
– alla realizzazione di due momenti di pubblico approfondimento (e relative
pubblicazioni) sulla riorganizzazione del sistema dei servizi sociali realizzati in
collaborazione con Fondazione CARIPLO, ANCI Lombardia e con il prezioso contributo
delle Università, dell’Unione delle Province Lombarde e del Forum permanente;
– un intesa con l’Associazione regionale dei Comuni in materia di accreditamento;
– una più ampia intesa sul sistema regionale di protezione e promozione sociale con
CGIL, CISL, UIL Lombardia;
– un intervento complessivo -costituito da momenti pubblici organizzativi e di
confronto, attività di ricerca e censimento, azioni di promozione e sviluppo- sia per la
diffusione dei contenuti di cui ai precedenti punti sul territorio e l’attivazione di un più
diretto protagonismo dei Forum territoriali già attivi, sia per la costituzione di nuovi
Forum tanto a livello provinciale, quanto a livello distrettuale.
I temi/obiettivi rispetto ai quali si sono avviate delle attività, dall’anno 2008, sono :
– l’impegno per il rinnovo dello Statuto della Regione Lombardia e in particolare sui
principi di sussidiarietà, partecipazione e trasparenza. Ciò ha portato concretamente
alla definizione degli articoli ove vengono definiti questi principi e al lavoro per
precisarne altri che li applicano o declinano. Discende da questo impegno l’attività di
monitoraggio e consultazione sulle leggi regionali, procedure, applicazioni degli articoli
dello Statuto che lo richiedono (ad esempio quello che istituisce il CAL);
– la definizione e successiva implementazione e applicazione della legge regionale 3
del 2008 (legge regionale sulle politiche sociali). Vedi a proposito il preziosissimo
approfondimento che su questo passaggio si ha in Vitale T., 2011, La partecipazione
alle politiche sociali in Lombardia: arene deliberative e processi di coordinamento
[Participation to Social Policy in Lombardy. Deliberative Arenas and Coordination
Processes], in Giuliana Carabelli and Carla Facchini (eds), Il modello lombardo di
welfare. Continuità, riassestamenti, prospettive. Milano: FrancoAngeli, pp. 139-58
– Discende da questo punto un’intensa attività di produzione di atti, dispositivi,
attività di riordino della legislazione regionale in materia di welfare. Vale la pena di
sottolineare nello specifico come dai principi normativi che riguardano il sistema
di welfare in Lombardia deriva il quadro delle regole del sistema di relazioni fra
terzo settore e Amministrazione regionale -Tavolo permanente regionale del terzo
settore- e a cascata con Enti Locali e autonomie funzionali che svolgono un ruolo nel
sistema delle risposte ai bisogni sociali – programmazione zonale e sedi di incontro e
concertazione a livello territoriale;
– aggiornamento delle leggi regionali che riguardano associazionismo e volontariato.
Sta all’interno di questo impegno l’intensa attività dei gruppi di lavoro istituiti in
Regione che si sono occupati di manutenzione e aggiornamento degli strumenti e
delle procedure che danno consistenza e regolano il funzionamento di queste norme
(scheda mantenimento requisiti, bandi collegati alle leggi regionali del volontariato, dell’associazionismo e dell’associazionismo di promozione sociale);
attività successiva alla modificazione delle attività ispettive e di controllo licenziate nel
2008 dal Governo (modello EAS, collegati e disposti). Discende da questo argomento
l’attività di formazione rivolta alle organizzazioni in materia di accountability (e
quindi di rendicontazione sia economica finanziaria sia sociale) e l’accreditamento
di più efficaci e funzionali strumenti che diano modo alle organizzazioni di esercitare
con trasparenza il proprio dovere di dare conto sia dell’impiego delle risorse di cui
dispongono sia dei risultati che raggiungono;
organizzazione e precisazione del quadro di relazioni interno al sistema Forum,
intendendo con questo il sistema costituito dai Forum regionale, provinciali e
territoriali della Lombardia;
definizione ruoli (e quindi compiti e funzioni) e conseguenti relazioni fra Forum e
centri di servizio per il volontariato;
definizione possibilità di sviluppo, potenziamento dell’effettività e dell’efficacia dei
rapporti fra l’insieme dei corpi intermedi e il terzo settore.
Facendo specifico riferimento agli enti di erogazione (in Lombardia si deve partire da
Fondazione CARIPLO) il tema che ospita le sperimentazioni e le riflessioni in materia è
quello della coesione sociale sul viene promosso nell’anno 2010 un laboratorio che si
avvale della direzione scientifica di Excursus e del Politecnico di Milano;
valorizzazione e rafforzamento dei rapporti con l’Università, i centri di ricerca,
d’analisi e della riflessione sui terreni che vede impegnato il terzo settore in
Lombardia;
realizzazione di momenti di analisi e approfondimento (i convegni o seminari “il
welfare che vogliamo …”) propedeutici a costruire pensiero e a dotare le organizzazioni
di strumenti d’analisi e di chiavi interpretative per partecipare in modo consapevole
e autorevole al confronto con gli altri attori del sistema di welfare regionale e alle
elaborazioni delle politiche in un orizzonte coerente con i nostri valori e i nostri
principi.
Venendo brevemente alle strategie sappiamo che anche sfruttando come opportunità i tanti
impegni che il Forum o si è scelto o che gli ha consegnato la realtà possiamo citare:
– il rafforzamento e la qualificazione della collaborazione con tutte le autonomie sociali
(esemplare la collaborazione con le realtà che partecipano ai lavori della Consulta
interdiocesana delle opere socio-assistenziali e socio-sanitarie della Lombardia; così
come con le principali fondazioni grantmaking);
– stabilizzazione delle modalità di confronto e sviluppo del sistema della collaborazione
fra terzo settore e parti sociali (innanzitutto con le Organizzazioni Sindacali);
– collaborazione su specifiche materie con le associazioni degli enti intermedi (Unione
delle Province della Lombardia) e degli enti locali (ANCI Lombardia).
In continuità con gli impegni assunti, nell’ultimo biennio il Forum Terzo Settore Lombardia ha affrontato:
– una lettura dei provvedimenti e delle scelte della Regione che regolano l’evoluzione dei
rapporti con il Terzo Settore;
– seminari su welfare regionale e ruolo Terzo Settore;
– trasferimento sede presso CSV regionale;
– costituzione Gruppi Lavoro sulle differenti tematiche;
– patrocinio all’iniziativa promossa fra gli altri da KPMG “volontari per un giorno”;
– coinvolgimento degli Enti Locali rispetto scadenza del Modello EAS nell’anno 2011;
– Aggiornamento rispetto rapporti con la Regione (scheda mantenimento ed
adempimenti);
– Incontri con Agenzia Entrate su controlli ed adempimenti informativi;
Si è avviato in particolare con l’Agenzia delle Entrate e con la Regione un percorso rispetto
alla semplificazione degli adempimenti informativi richiesti all’associazionismo e al
volontariato. Un altro aspetto affrontato è relativo allo scambio informativo tra le differenti
Istituzioni in modo da non dover inviare a più strutture le stesse notizie da parte delle
organizzazioni non profit.
Lettura provvedimenti e scelte della Regione (riforma del welfare, modifica normativa
associazionismo e volontariato).
E’ stata questa una fase nella quale le politiche sociali regionali hanno subito una
trasformazione che ha visto un cambio di passo. Si è evidenziata la necessita di cercare
di dare una lettura complessiva dei provvedimenti della Regione Lombardia in modo
da riportare il tutto all’interno di un quadro d’insieme che permettesse di adeguare le
iniziative del Forum. Il sistema del welfare è attraversato da cambiamenti che impongono un ripensamento dell’intervento pubblico e della funzione della programmazione locale. Si sta ampliando la forbice tra le esigenze e le possibilità di intervento.
In particolare nell’attuale fase di welfare si è reso necessario:
– ricomporre le decisioni e le linee di programmazione;
– liberare le energie degli attori locali facendo convergere le risorse regionali
tradizionalmente destinate ai Piani di Zona verso un welfare locale che ricomponga le
presenze e le reti.
Questo attraverso:
– la connessione delle conoscenze dei diversi attori del territorio;
– ricomponendo le risorse che gli enti locali investono nei sistemi di welfare, favorendo
l’azione coordinata a livello locale;
– integrando gli ambiti di intervento sociale e socio-sanitario;
Gli ambiti territoriali vedono affacciarsi nuove fragilità e nuove esigenze caratterizzano la
popolazione nel suo insieme in relazione ai cambiamenti nei contesti familiari, professionali e sociali. (invecchiamento della popolazione e impoverimento delle famiglie, fenomeno dell’immigrazione).
Nel 2012 per meglio definire le iniziative partendo dalle esperienze locali sono stati
organizzati una decina di incontri nei diversi territori della Lombardia, con un duplice
intendimento:
– Il primo quello di offrire ai referenti delle organizzazioni del territorio un quadro
ordinato della situazione del modelli di welfare lombardo e delle sue evoluzioni.
– Il secondo, non meno importante, prevedeva la raccolta di idee, esperienze, criticità
che emergevano dal livello territoriale, che è poi quello reale, dove vivono i cittadini e
dove si esprimono i diversi bisogni.
Le due questioni considerate particolarmente critiche, sono:
– la dimensione della presa in carico.
– L’allocazione delle risorse e gli effetti previsti dalla loro contrazione.
– il ruolo dei territori nella definizione del welfare.